13880

#13880
phil
Partecipante
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      Ciao Andrea, peccato non esserci visti, io ero lì il giorno prima… però leggo con piacere i tuoi report perché c'è sempre qualche spunto interessante… condivido con te la tua stessa sensazione di scarsa galleggiabilita' in acqua dolce, cosa che riscontra specie durante le virate, la tavola è "ballerina" e affonda di più, calcola che io ho un 120 litri. Però ti consiglio, se puoi , di provare il lago Santa Croce, lì ho l'impressione che ci sia più galleggiabilita', probabilmente perché c'è meno chop, in ogni caso la "doppietta" mattino al Morto e pomeriggio al Croce vale la pena (impegni e vento permettendo).
      Mi sento di darti un consiglio, da amico più che esperto, visto che esperto non lo sono 🙂 :"butta via quei guanti" . Io pure li portavo sempre, quelli a dita tagliate d'estate, però ora che fa caldo non servono , e anzi ti fanno stancare molto gli avambracci, e specie ora se sei un po' fuori forma, rischi di disperdere molte energie. Io pure ero scettico ma ho visto che, se le temperature lo permettono, è molto meglio andare senza perché anche se non sembra, piegare le dita coi guanti, per quanto leggeri siano, fanno stancare le braccia.
      Altra "chicca", che ho imparato proprio venerdì al Morto: quando avviti il piede d'albero, prima guarda sotto la base e vedrai una specie di "dentino", fa in modo che, quando infili la vite, questo "dentino" sia parallelo alla fessura della tavola. Se fai una prova , vedrai che se si svita il piede d'albero come è successo a te, questi puo' ballare fino in fondo ma se il dentino e' messo così il piede d'albero non esce dalla fessura. 😉