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livia
Partecipante
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      Eddy, il mio umile consiglio: le tavole oggi sono tutte molto valide. Troverai sempre una persona, me compresa, che per un motivo od un altro ti consiglierà una piuttosto che l'altra.
      Come per Andrea, anche per te la stessa domanda: quante uscite credi farai in inverno? Pensi di fermarti con ottobre e riprendere a Marzo? Suppongo che Mattia da adesso in avanti non andrà in acqua, visto l'arrivo dell' autunno, quindi non c'è fretta. Ci si può guardare intorno con calma.
      La partenza dall'acqua si impara abbastanza tranquillamente, con l'aiuto degli amici, il mio lo avrai certamente, ma considera che fino ai 110, specie con le tavole moderne che sono piuttosto larghe, si recupera comunque facilmente. Poi tu fai molto light wind e questo ti aiuterà moltissimo in tutto.
      Io con il 90 litri, e non sono un peso piuma, recupero la vela senza problemi: questo non perché sono brava, non lo sono, ma perché faccio tanto light wind che mi fa conoscere bene la tavola e come spostare il peso del corpo.
      Marchi? Ti parlo di quelle che conosco meglio; le rrd tra i 120 litri ed i 110 normalmente, per quel che vale la mia opinione, le consiglio per chi plana ma ha poco tempo per uscire; non vuole essere un epetito negativo, tutt'altro, ma le definisco "scolatische" : per il numero di uscite che fai, la buona volontà, e la tua rapida progressione, a mio avviso di "stancheresti" in poco tempo, considerando soprattutto che quella che hai sotto i piedi attualmente è una tavola meravigliosa (la conosco bene e l'adoro).
      Le jp, poche parole: mai trovato un jp che non fosse eccezionale e ne ho conosciute più di quel che si pensi.
      Tavole Goya, occhio, alcune sono molto tecniche. Quella di Alex, One 2013, l'ho vista all'opera… fantastica. La One che avevo io, di quelle che ho avuto, è la tavola più tecnica che mi sia mai capitata sotto i piedi per quello che sappiamo fare noi, cioè planare.
      Per il budjet che mi hai detto, troverai una tavola moderna.
      Il principio di provare le tavole prima di prenderle, è sacro santo, non sempre si può quindi dai anche un'occhiata alla posizione delle straps che non siano troppo laterali; sempre secondo me.
      P.s. per quanto riguarda l'appena accennato riferimento di Guelfo rispondo che lui più di tutto, e come ultima cosa, mi ha insegnato che nel windsurf bisogna seguire le proprie sensazioni. Ciò detto, qualora ritenessi di aver fatto il passo più lungo della gamba, farò la cosa più normale del mondo, tornerò indietro e mi prenderò una tavola di litraggio maggiore, senza per questo sentirmi mortificata perché il mio scopo nel windsurf è progredire per quando mi è possibile, fare gruppo ed aiutare chi me lo chiede, mantenendo vivo l'entusiasmo nonostante qualcuno faccia di tutto per smorzarmelo. Fiera di essere un nessuno nel windsurf e sperando di non essere mai un numero uno.