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livia
Partecipante
  • Disciplina preferita:

      Prima risposta: gli anemometri sono la nostra salvezza, ciò non toglie che dobbiamo imparare a " leggere il vento, l'acqua e le raffiche", conoscendo anche le capacità delle nostre vele. Spesso capita che fuori faccia qualche nodo in più, bisogna andare in acqua e "toccare con mano". Si impara con l'esperienza.
      Seconda risposta: "misure apparenti" appunto, bellissima definizione, alcune vele sono potentissime anche se più piccole. La Pure rientra tra quelle. Integro la tua domanda dicendoti che, talvolta, vuoi per la marea, se sta calando o crescendo, vuoi per il vento "strano", a seconda delle mure puoi planare meglio o peggio (capirai meglio dal report che scriverò sull'uscita di oggi).
      Terza risposta: dovresti indicare peso ed altezza, ma secondo me sei a posto così, in futuro prenderai una vela più piccola della 5,2, vedrai. La 6,5 la userai sempre meno. Ricordo quello che mi ha detto il ragazzo che mi ha scritto il prologo a questo mondo, Michele, quando gli avevo detto che stavo pensando di prendere una sei metri in un periodo in cui c'era poco vento. "Non fare questo errore, per planare prima o più veloce; il vento arriverà. Vele piccole: massima resa e minimo sforzo".
      Ricordiamoci sempre che siamo noi che dobbiamo portare la tavola in planata, con la tecnica, ben venga il vento con cui non dobbiamo applicarci troppo, ma l'abilità è la nostra.