11069

#11069
bandrick
Partecipante
  • Disciplina preferita:

      L'uscita più bella di sempre!

      Sono stato molte volte a sottomarina, ma non mi sono mai divertito così tanto. Così felice che al rientro ho persino abbracciato il nostro guru tibetano Zizza.

      Alle 9 quando entro in acqua mi accorgo che c'è qualcosa di speciale nelle onde. Lisce distanziate e subito un onda mi spara così in alto che attero un backloop con la prua (ovviamente crash).

      All'inizio il vento è atomico, ma la direzione un sogno. SIDE!

      Strambo fuori e sento l'ondulazione crescere mentre rientro. L'accompagno bolinando stretto, da lei spinto e quando inizia a rompere inizia il wave riding. 4 bottom a forte velocitá, si arriva in cresta, big spray aprendo la vela e poi giù sulla verticale in mezzo alle schiume. Boom!

      Strambatina e si esce al galleggio superando lo shorebreak amico.

      Fuori invece ancora a palla e i salti si sprecano. Ma in voli sono così lunghi che mi apro e rischio sempre di atterrare piatto. Mi succede che sono così in alto che piuttosto di atterrare scomposto mollo tutto (sapendo di non aver nessuno sottovento). È un circo!

      Sono così estasiato che in un momento di serenità nel bordo di rientro, mentre davanti a me tutte le vele sono confuse dalla pioggia, resto impressionato da una visione. È il volo degli uccelli in stormo che continuano a rimescolarsi , mentre disegnano in cielo forme sempre diverse attorno a un centro costante. Ci sono, rapidi cambi di direzione, virate, carvate al limite delle forze inerziali mak3, carpiature e rotazioni multiassiali. È un volo di corpi resi leggeri dalla forza sprigionata dal vento, mentre l'aria diventa liquida.

      La scena descritta si ripete attorno a me per ore e io ne faccio parte.

      E tutto è perfetto o quasi…

      …. un saluto dalla sala di attesa del pronto soccorso di Mestre, dove un cutback sbagliato su una cresta ha stritolato la caviglia destra. Distorsione + legamento = Fine stagione col botto.
      🙂